Insonnia: di’ addio alle pecore e addormentati con i nostri consigli

27 Febbraio 2023

Insonnia: di’ addio alle pecore e addormentati con i nostri consigli

Soffri d’insonnia oppure, con il caldo estivo, fai fatica ad addormentarti e mantenere il sonno per tutta la notte? Lascia stare le pecore e scopri i rimedi più efficaci per dormire!

Contare le pecore. Funziona?

Quante volte, in maniera più o meno scherzosa, ti hanno o hai suggerito di contare le pecore per prendere sonno?

Spoiler: non è un rimedio che ci sentiamo di suggerire a chi non riesce a dormire. Anzi, secondo gli studiosi della Oxford University, questa pratica ritarderebbe ulteriormente il sonno: il conteggio degli ovini infatti è un’occupazione poco impegnativa per la mente e il pensiero ritorna inevitabilmente alle preoccupazioni che ci tengono svegli o alla spirale di pensieri che si genera proprio a causa della veglia “forzata”.

Le origini della conta

Anche se è una pratica che lascia il tempo che trova, potrebbe interessarti sapere da dove deriva quest’usanza (ma più probabilmente si tratta solo di un modo di dire) secolare.

Ebbene, la conta delle pecorelle affonda le sue radici nella cultura contadina: nell’antichità le pecore erano un animale noto a tutti – anche di chi non si era mai mosso dal proprio villaggio – e quindi facile da immaginare. In più, contare a occhi chiusi era ritenuta una pratica efficace per indurre il sonno.

Un metodo anti insonnia “leggendario”

La diffusione di questa soluzione anti insonnia sui generis è probabilmente riconducibile alla leggenda di Ezzelino da Romano, narrata nel Novellino, una raccolta di novelle toscane del Duecento.

Ezzelino fu, nel XIII secolo, signore del territorio di Treviso e un feroce condottiero: tuttavia non riusciva a vincere la sua battaglia contro l’insonnia, perciò si narra che chiamò a corte un cantastorie con il compito di farlo addormentare.

Dopo notti passate senza dormire, il menestrello si ingegnò e raccontò a Ezzelino la storia di un pastore che doveva trasportare il suo gregge di pecore sull’altra sponda del fiume, ma la sua barca poteva portare solo una pecora alla volta. A questo punto il cantastorie si fermò e si mise a dormire mentre Ezzelino, stupito da questo comportamento, gli ordinò di riprendere il racconto.

Il cantastorie gli rispose «Sire, dobbiamo prima farle passare tutte!» e aggiunse di immaginare la scena nella sua mente. Non sappiamo se Ezzelino abbia effettivamente preso in parola il menestrello, ma la storia narra che, colpito dal suo acume, rise soddisfatto e lo lasciò dormire.

Rimedi anti insonnia… che funzionano

Dalla leggenda torniamo alla realtà e vediamo alcuni rimedi efficaci per combattere l’insonnia. Tra buone pratiche e abitudini salutari, abbiamo 7 consigli per dormire sonni tranquilli!

1. Impostare una routine: andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, e se possibile rispettare gli orari anche nel fine settimana. L’ideale è anche evitare di dormire nel pomeriggio e non usare il letto per attività diverse dal sonno, come mangiare o guardare la televisione.

2. Niente adrenalina: disturba il sonno e rende più difficile addormentarsi. Quindi, prima di dormire, no ad attività fisica o sforzi mentali troppo intensi. Sì a un libro o un bagno caldo!

3. Tisane rilassanti: dopo le 17.00 saluta le bevande con effetto eccitante e dai il benvenuto a tisane calde, scegliendo fiori ed erbe dalle proprietà rilassanti come valeriana, camomilla, melissa. Anche la nicotina è da limitare nelle ore serali (che faccia male a tutte le ore si sa, ma ha anche effetto sul sonno) e attenzione anche ai pasti pesanti.

4. Prepararsi a sognare: altro che pecore. L’immaginazione fa bene al sonno, ma per un risultato efficace è meglio pensare a scenari rilassanti, paesaggi naturali o situazioni piacevoli (tipo: spiaggia deserta, drink alla mano, brezza…). Anche immaginare una storia, dettagliandone il più possibile l’ambiente, i dialoghi, ogni particolare insomma, aiuta a conciliare il sonno.

5. Dormire al buio: è una condizione fondamentale per riposare bene, in particolare se si soffre di insonnia iniziale o centrale. Il buio infatti stimola la melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. E a proposito di buio: evitare la luce di cellulari, pc e televisione è un’altra buona abitudine che fa bene al sonno e alla salute.

6. Respirazione consapevole: gli esercizi per la respirazione e il rilassamento facilitano il sonno. In particolare la posizione yoga chiamata Savasana, che si esegue per il rilassamento alla fine della pratica, consente di ascoltare il proprio respiro e liberare la mente. A letto, in posizione supina e con le braccia lungo il corpo, rilassati concentrandoti sul movimento lento e ripetitivo del respiro.

7. Musica per dormire: sembra strano, eppure anche i suoni possono conciliare il sonno. In questo caso si parla di rumore bianco, cioè caratterizzato dall’assenza di periodicità nel tempo e da ampiezza costante su tutto lo spettro di frequenze. Un esempio è il rumore del phon, ma anche il suono della pioggia e in generale suoni della natura, brusio, ticchettii, musica ambient. Sono tutti suoni capaci di provocare una sensazione di relax diffuso chiamata ASMR. Provare per credere: ti abbiamo preparato 4 playlist Spotify per dormire!

Ora non ti resta che mettere in pratica questi consigli: più riuscirai a seguirne e maggiori sono le probabilità di passare la notte dormendo! Se invece la tua insonnia non accenna a scomparire, non trascurare il problema e rivolgiti a uno specialista perché – se nel breve periodo è un’esperienza spiacevole – le conseguenze dell’insonnia sul lungo termine portano a problemi anche gravi.